Lenticchie e cotechino: origini e significato

Lenticchie e cotechino è il piatto protagonista per eccellenza del tipico menù della notte di Capodanno. Ma vi siete mai chiesti che significato abbia?

Secondo la tradizione, mangiare questi cibi durante la notte di San Silvestro (o il primo giorno del nuovo anno), dovrebbe essere di buon auspicio per i giorni a venire. Ma facciamo un passo indietro.

Quali sono le origini di questa pietanza?

Si tratta di una tradizione che risale addirittura agli antichi romani, che per primi hanno introdotto l’usanza di mangiare le lenticchie subito dopo la mezzanotte del 31 dicembre per festeggiare l’anno nuovo. Secondo le credenze dell’epoca, la lenticchia rappresentava il simbolo di buon auspicio per gli investimenti futuri. Per questo motivo, oltre a consumare le lenticchie durante le cene di festa, si usava regalarne un sacchetto a parenti e amici, con l’augurio che queste si trasformassero in monete.

Il cotechino è stato accostato alle lenticchie soltanto in età medievale, si stima nel 1511. Si dice che in quest’anno, Pico della Mirandola, grande filosofo e umanista del tempo, consigliò ai propri concittadini, assediati dalle truppe pontificie, di macellare i maiali che si trovavano nelle stalle e di conservarne la carne direttamente all’interno della cotenna, insieme a delle spezie. Questo metodo fu particolarmente apprezzato, sia per la bontà che per i tempi di preparazione.In circa 15 giorni la carne era pronta, motivo per cui nacque l’usanza di macellare la carne nel periodo di Santa Lucia, così che fosse pronta in tempo per festeggiare il nuovo anno.

Secondo la leggenda, questa pietanza simboleggia fortuna e denaro, perché la forma rotonda delle lenticchie ricorda quella delle monete e il maiale era associato alla fertilità. Il detto recita: “Lenticchie e cotechino e l’anno sarà divino!” 

Chiaramente si tratta di supposizioni, e non sapremo mai se i fatti siano andati realmente in questo modo. Ma su una cosa non ci sono dubbi: il cotechino resta uno dei piatti più buoni e tipici delle nostre feste, e, a distanza di anni, non manca mai sulle nostre tavole di Capodanno!